A Lime Island la settima edizione
Il viaggio - Voli diretti da Milano per la capitale Managua non ce ne sono: si transita via Stati Uniti (Atlanta o Miami). Arrivati a Managua dopo 16 ore di volo, si zompa su un aeroplanino da 30 posti, con destinazione Corn Island. Il mezzo sembra più un autobus con le ali che un aereo. Ma per quanto riusciamo a sapere pare che la compagnia "La Costena", che gestisce la tratta, lo faccia con discreto successo da anni. Un'ora abbondante di volo ed eccoci nella capitale dell'arcipelago, Corn Island: acqua cristallina e povertà molto diffusa. Il vicino Honduras, del resto, è un buon fornitore.
Abitazioni e popolazione - Le case, quasi tutte di lamiera, non hanno fondamenta, ma poggiano su pietre laviche: l'isola è un antico vulcano spento. Al primo uragano che passa, e in media ne passano 4 o 5 l'anno, le baracche vengono spazzate via. La popolazione, circa 3.500 persone, vive di pesca, soprattutto aragoste: se ne pescano in media 40 al giorno, valore di mercato 250 cordoba (moneta locale), circa 9 dollari l'una. Va moltissimo anche la testuggine: protetta in gran parte del mondo, qui viene pescata in modo indiscriminato. Ogni animale viene venduto a circa 1.500 cordoba (quasi 60 dollari). Nell'unico vero albergo degno di questo nome, che dà sulla spiaggia, la produzione del reality ha sistemato il suo quartier generale. A 30 miglia nautiche da quel che potrebbe essere un paradiso turistico, ma che ha poche strutture alberghiere, molta plastica abbandonata, e soprattutto poca sicurezza (al calare del sole è sorvegliato da decine di vigilantes privati armati fino ai denti), ecco apparire Lime Island: un'isoletta di 40 ettari, uguale alle altre 20 che si incontrano nelle sue vicinanze. I fortunati partecipanti a "L'isola dei famosi", ci arriveranno in elicottero. Per fermarsi quanto?
